FORNIONE
INDIRIZZO | Via Torre 12 – 40025 Fontanelice (BO) |
TITOLARE | S. Lorenzo martire |
TELEFONO | 0542-92041 |
INCARICHI | Amministratore parrocchiale: don Cesare Carcioffi |
ORARIO MESSE |
Un po' di storia
1400 (preesistenza chiesa)
L'antico tempio è documentato già a partire dal XV secolo: aveva la facciata a ponente e sorgeva sul luogo del giardino davanti alla canonica, nel cui muro si può ancora notare un arco di pietra.
L'antico tempio è documentato già a partire dal XV secolo: aveva la facciata a ponente e sorgeva sul luogo del giardino davanti alla canonica, nel cui muro si può ancora notare un arco di pietra.
Salendo per la vallata del Santerno, a 6 km sopra Fontanelice e a 7 prima di Castel del Rio, si incontra a sinistra della strada provinciale, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, più comunemente conosciuta con l'appellativo di Fornione. L'etimologia del nome ad oggi non è certa: alcune interpretazioni ritengono che derivi da Forum Junonis, come se anticamente esistesse un tempio dedicato alla Dea, altre che derivi da forno o fornace, poiché il territorio in cui sorge era ricco di fornaci di laterizi di epoca romana. L'antica chiesa, documentata già nel quattrocento, aveva la facciata a ponente e sorgeva sul luogo del giardino davanti alla canonica, nel cui muro si vede ancora un arco di pietra. La cappella dell'altare maggiore era completamente decorata con immagini sacre e sul fonte battesimale era dipinto il battesimo di Gesù. La facciata era stata rifatta nel 1759 dal parroco Piancastelli, lo stesso anno in cui è stata fatta restaurare anche la cappella del Rosario. La nuova chiesa, posta a 370 metri di altezza, risale invece al XIX secolo: nello specifico è stata fatta fabbricare dal parroco De Micheli, su disegno dell'ingegnere Agostino Baruzzi, che ha prestato la propria opera gratuitamente. Il 21 giugno 1986 viene posta la prima pietra e due anni più tardi viene inaugurata. L'edificio, con facciata orientata verso est, misura 20 x 6 metri circa ed è dotato di tre altari: su quello maggiore campeggia un dipinto di Giacomo Zampa che raffigura il santo titolare tra cinque manigoldi che lo gettano al supplizio; in cornu Evangelii si alza l'altare del Rosario con relativa statua e in cornu Epistolae vi è l'altare di San Giuseppe, con statua del santo. Nel battistero è posta una vaschetta in sasso che era un'antica pila dell'acqua santa.